New Co Accam S.p.A
A breve le principali società per la gestione dei rifiuti della nostra zona daranno vita ad una nuova società per la gestione dell’inceneritore/ termovalorizzatore posto al confine del nostro comune ponendo fine alle speranze di chi ne voleva la chiusura definitiva.
Sappiamo che ogni comune d’Italia si oppone infatti alla costruzione di termovalorizzatori sul proprio territorio per non dover subire da un lato lo smaltimento, la logistica del trasporto ed anche il trattamento dei rifiuti di grandi quantità da zone fuori da un perimetro di vicinanza, ma soprattutto temendo rischi ambientali e per la salute.
Proprio questi ultimi rischi rappresentano il problema centrale per le comunità. Partendo dalle pubblicazioni dell’ARPA Emilia Romagna cerchiamo di comprendere come gestire la problematica.
Lo studio parte proprio dalla consapevolezza che nessuna comunità è disposta inizialmente ad accettare spontaneamente un inceneritore sul proprio territorio (not in my back yard - NIMBY) ed è centrale la sensazione dell’oltraggio (outrage) che vive chi è soggetto passivo di una decisione che trasforma profondamente il potere di attrazione, ed eventualmente la pericolosità, della propria area rispetto a un’altra.
Spesso l’opposizione e la diffidenza nascono dalla bassa conoscenza della reale valutazione scientifica del rischio che la comunità deve correre e delle misure adottabili per minimizzare il rischio stesso.
Se le conoscenze scientifiche sono alte, i comportamenti del gestore dell’impianto e le conseguenti verifiche degli organi di controllo dello stato sono definiti da leggi e norme con quindi un rischio controllato per la comunità.
Se le conoscenze scientifiche sono scarse, le scelte vengono adottate come frutto di una complessa interazione tra conoscenze, interessi e condizioni economiche, percezioni di singoli e di comunità con soluzioni che spesso non proteggono a pieno la comunità coinvolta.
Il caso degli inceneritori è, invece, esemplificativo di un terzo scenario, intermedio. Le conoscenze teoriche e le disponibilità tecniche sono ampie e anche la gravità dei rischi in gioco può essere rilevante ma non ci sono elementi sufficienti per determinare con precisione le ricadute sul territorio quindi le regole devono essere applicate integrando la realtà ambientale e monitorando costantemente l’ambiente circostante .
Le percezioni e le rappresentazioni sociali dei rischi sono legate a una molteplicità di fattori, storicamente determinate. Sono le paure, l’importanza degli effetti a lungo tempo, la controllabilità e tutti gli elementi che concorrono, assieme al peso dei sistemi valoriali, delle regole esistenti, degli interessi locali, del ruolo dei media, ecc. a caratterizzare l’atteggiamento verso uno specifico rischio, atteggiamento diverso a seconda delle comunità (e anche degli individui) che si modificano nel tempo.
Questi fattori importanti e determinanti nelle scelte devono essere studiati e, in parte, anche previsti.
Risulta quindi importante per un’amministrazione comunale coinvolgere la popolazione interessata al percorso decisionale .
I percorsi di coinvolgimento, codificato da standard internazionali, hanno lo scopo di perseguire un’efficace gestione dell’ inclusività ovvero riconoscere agli stakeholder il diritto ad essere ascoltati ed impegnarsi a dare loro conto dell’attività e delle scelte effettuate chiarendo per ogni aspetto : rilevanza, completezza, rispondenza.
Chi sono questi stakeholder che l’amministrazione deve coinvolgere nel percorso comunicativo?
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Le autorità di controllo in materia ambientale e sanitaria (ARPA, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente; ATS (ex ASL), Agenzia di tutela della salute)
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soggetti gestori degli impianti di termovalorizzazione di RSU
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comitati e/o altre associazioni locali rappresentanti dei cittadini (incluse le associazioni ambientaliste eventualmente attive a livello locale)
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i cittadini interessati
L’amministrazione assume il ruolo di raccolta delle esigenze e delle istanze dei cittadini per meglio individuare le forme di protesta o di critica all’inceneritore .
Le occasioni di incontro tra amministratori con la cittadinanza e loro forme organizzate vengono generalmente riconosciute come efficaci per comprendere a fondo ulteriori esigenze diffuse di cui eventualmente tenere conto.
La presenza e la partecipazione in questi incontri delle autorità di controllo permette la diffusione dell'informazione e della conoscenza tecnica.
L’associazionismo locale ha sviluppato modalità strutturate per condividere esperienze ed esigenze al di fuori dell’ambito locale ponendosi come soggetto in grado di portare criteri, soluzioni e risultati che trovano legittimazione in ambito nazionale e internazionale.
Le iniziative di apertura, informazione, trasparenza e di coinvolgimento soprattutto sul monitoraggio influiscono all’abbassamento del livello di conflitto normalmente riscontrabile sul territorio e per questo è comunemente indicato come buona pratica.
Questo atteggiamento deve essere seguito dalla nuova amministrazione per vigilare sulle ricadute ambientali e di salute pubblica del nuovo inceneritore sul territorio, visto che azioni per il suo trasferimento sono oggi , nel momento di costituzione della new co , oggettivamente improponibili .