Il Parco delle Roggie
Scelgo Dairago presenta una breve scheda del Parco che serve per orientarci e definire i contorni del territorio che andiamo a scoprire.
Il nome
Il Parco è stato denominato delle Roggie riprendendo il nome, che compare sulle antiche mappe catastali, di alcuni boschi posti sul territorio del Comune di Magnago presso l'ex area di spagliamento della fognatura di Busto Arsizio.
Il nome non ha quindi nulla a che vedere con le rogge che si diramano a sud del canale Villoresi e che invece sono completamente assenti nel Parco.
Istituzione
1994. Delibere di Variante dei Piani Regolatori generali dei Comuni interessati.
Precedentemente vi era stato solo un impegno nel 1990 di istituire il Parco, ma con un'estensione molto più ridotta (circa 600 ha anziché gli 800 del 1994, di cui 103 nel territorio di Buscate).
Ubicazione
Tra i territori dei comuni di Arconate, Buscate, Dairago e Magnago. Confina ad est col Comune di Castano e a nord ovest col Comune di Busto Arsizio.
Il Comune di Castano Primo non ha aderito al Parco in quanto già compreso nel Parco del Ticino. Il Comune di Busto Arsizio, che in un primo tempo sembrava interessato al Parco, si escludeva già dal 1990.
Estensione
800 ha distribuiti come segue: 110 ha del Comune di Arconate, 235 ha di Buscate, 205 ha di Dairago e 250 ha di Magnago.
Ambiente
Il Parco interessa un'area prevalentemente pianeggiante con presenza di boschi integrati come aree a verde agricolo. Il territorio dispone di una sola risorsa idrica artificiale che è il Canale Villoresi. Non esistono altri corsi d'acqua artificiali o naturali né zone umide.
E' inserita nel Parco l'area della Cava S. Antonio dove veniva svolta attività estrattiva.
Flora
Scarse sono le aree ancora caratterizzate dalla brughiera tipica della Malpensa. Ovunque si estende un bosco dominato dalla robinia: solo in alcune zone è ripresa, anche con l'intervento dell'uomo, un'azione di ricostruzione di boschi con essenze più nobili. I 13 ettari interessati allo spagliamento della fognatura di Busto Arsizio sono stati recuperati in parte ad uso agricolo ed in parte con un tentativo di ripristino del bosco. La coltivazione della vite, che era caratteristica della zona fino alla metà dell'ottocento, è andata completamente persa: ancora oggi si possono trovare piccole vigne presso la cascina Cantona ed a Dairago è ripresa la produzione di vino utilizzando nuovi vitigni.
Fauna
Le specie presenti, anche se non hanno una grande varietà e sono evidentemente assenti quelle di passo (che si muovono lungo l'asta del Ticino), sono mantenute anche grazie alla presenza di aree di ripopolamento faunistico come ad esempio il Vigneto. L'area è compresa nella bandita di caccia dell'Alto Milanese.
Accesso
Dai Comuni del Parco è facilmente raggiungibile. Mancano ancora aree di parcheggio attrezzate, piste ciclabili, percorsi vita ecc. che sono tra gli obiettivi del Parco.
Informazioni
Presso i Comuni del Parco.
Visitatori
Il Parco è accessibile in tutte le sue parti tranne le aree recintate e di proprietà privata.
Reperti storici, monumenti
Il fossato del Panperduto a Buscate ed Arconate, la chiesa di S. Stefano a Bienate e le Crocette della Miorina di Buscate e di Via Buscate a Magnago, la chiesa Santa Maria a Magnago, la Pala Arconati ad Arconate, il palazzo del Camaoon a Dairago.